Mac Bob

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Somethig about

Mac Bob

Un giorno una cara amica a cui voglio particolarmente bene mi pose una domanda. “Come ci si sente ad essere artisti? Avere la responsabilità di mettere la tua firma sui nostri corpi? Il nostro è un atto di totale fiducia nei tuoi confronti ,come ci si sente ad essere tatuatori?” Inizialmente pensavo a tutte le difficoltà e alle tante notti insonni, ai giorni dove entrano 20 clienti in un’ ora e ad altri dove chi entra pensa di ricucire un matrimonio fallito facendo un tatuaggio; bhe la mia risposta è questa:

“Il tatuaggio è un ricordo indelebile e allo stesso tempo fragile come la tela su cui è impresso, non vi è certezza in esso così come nella la vita stessa.

Penso che il tatuatore ritagli il suo vero momento di soddisfazione dopo anni, come quando leggi un diario di vecchia data e pensi ai ricordi, ai tuoi, a quelli delle persone che li portano e al loro vissuto, quello che ti hanno raccontato.

Forse sì tra quarant’anni potrò godermeli tutti e tutti in modo diverso. Vuoi mettere incontrare per sbaglio i tuoi clienti a distanza di trenta o quarant’anni? Sei li bello conciatello con la tua artrite e la schiena dolorante, stai aggiustando la carrucola del pozzetto della tua casetta dispersa chissà dove e ti trovi un tizio che ti chiede informazioni sulla campagna e sugli agriturismi in zona, alzi lo sguardo e ti vedi questo “full sleeve” un pò raggrinzito e un poco sbiadito, lì ti passa davanti l’intera vita.”

Nel tatuaggio alla fine c’è davvero un pò di tutto, arte, poesia, ricordi, tristezza ed euforia. E’ fatto delle stesse cose di cui è fatta la vita!.

Quando ero ragazzino il mondo del tatuaggio non era come adesso: passavamo dal semplice ago e china alla prima macchinetta a bobine comprata tra amici fino al marchio a fuoco lasciato da un accendino sul braccio.

Negli ultimi dieci anni il settore è stato letteralmente stravolto da grandi cambiamenti quasi tutti positivi, con esso si è anche riusciti a fare più distinzioni tra gli svariati stili e tecniche (più che altro a farle notare ai clienti) dalle più tradizionali a quelle più complesse come la slavatura del colore nel tatuaggio realistico.

Posso dire che in quest’ultimo mi ci ritrovo parecchio, chi mi conosce sà che sono un “maniaco” dei dettagli. Le mie influenze legate al mondo rock, metal, gothic mi portano a spingere sempre di più sullo stile black and grey figurativo.

Adoro questo stile e ogni giorno cerco sempre di aumentare i dettagli e i piani di lavoro con le mie gradazioni di grigi e neri calibrate per i miei gusti leggermente più soft di altri neri un pò più invasivi.

Non mi stanco mai di applicare nuove idee e tecniche, ogni tatuaggio è sempre diverso e ogni richiesta, dalla più bizzarra a semplice che sia, trova sempre il modo di essere raffigurata secondo il carattere di chi porterà poi il tatuaggio.

I miei clienti ed amici ormai mi conoscono e sanno cosa fare per averei pezzi migliori ed unici: “hey Bob, questi sono i soggetti. Vorrei farlo su questa zona. Pensaci tu, ci vediamo al primo appuntamento!”

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